giovedì 18 giugno 2015



domenica 14 giugno 2015

 


Lettura del Vangelo secondo Marco (10,1-12)

In quel tempo. Partito di là, il Signore Gesù venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
 

Una corretta alimentazione e una costante attività fisica fanno del nostro cuore una ottima pompa che fa fluire il sangue in tutte le cellule del nostro organismo corporeo.

Di contro una cattiva alimentazione e una vita sedentaria fanno accumulare nel sangue colesterolo, trigliceridi, grassi che danneggiano il cuore, che si indurisce, pompa con difficolta il grasso sangue e tutto l’organismo corporeo  si ammala: è la sclerocardia, la durezza di cuore.

Questo è vero fisiologicamente, ma è altrettanto vero spiritualmente .

Il buon nutrimento spirituale che è la Parola di Dio e una diuturna sequela del Signore tengono il cuore spirituale ben efficiente e l’amore fluisce in ogni gesto e in ogni parola verso il Signore, verso se stessi, verso gli altri, soprattutto verso i più deboli.

Al contrario nutrirsi di ideologie sessiste, di mode, di gossips, di spettacoli volgari, superficiali e rintanarsi nel quieto vivere induriscono il cuore spirituale rendendolo incapace di fluire amore.

Il brano dell’evangelista Marco ci esorta a fare una verifica della nostra vita di coppia.

La nostra vita coniugale alimentata quotidianamente dalla Parola di Dio riceve in dono lo stesso ritmo cardiaco del Signore: il marito donando la sua vita ama la moglie “come il Signore”, la moglie servendo ama il marito “come il Signore”.

“Come il Signore” è il battito cardiaco della coppia che fa fluire l’amore nel dialogo, nella comprensione, nel rispetto, nell’essere “aiuto che corrisponde”, nel perdono.

“Come il Signore” è il battito cardiaco della coppia che realizza giorno per giorno il progetto di “essere una carne sola”, di essere una piccola-grande comunità di amore.

La nostra vita coniugale vissuta senza mangiare la Parola di Dio, ma alimentandosi di cibo mondano (televisione, internet, stampa scandalistica o di luoghi comuni) a poco a poco fa si che i cuori si induriscono e allora nascono i litigi, le incomprensioni di carattere, i reciproci difetti odiosi, le buone qualità inesistenti, le esigenze personali negate, l’affettività inappagata, la sessualità insoddisfacente.

Gesù non solo rivela che questo avviene per la durezza di cuore, ma soprattutto annuncia la buona notizia che Dio-Padre assume la durezza di cuore e la fa sua per farci sperimentare la sua misericordia.

Misericordia, in ebraico “rachamin” significa “utero”. Dio ci mette nel suo utero e inizia una nuova gestazione: ci plasma il cuore nuovo, il cuore ascoltante (lev shomea), il cuore capace di ascoltare la Parola di Dio e di viverla, di vivere l’amore dell’in-principio della creazione, dell’in-principio dell’innamoramento.

Questa gestazione divina non è dissimile da una gestazione umana: non avviene in un momento, ha bisogno del tempo con tutte le sue fasi formative: “ mi tessevi” (Geremia)

In una prima fase gestante Dio, per mezzo di Mosè, invita la coppia a scrivere l’atto di ripudio vicendevole. La durezza di cuore rivelata da Gesù è utile a prenderne coscienza: il vostro voler restare bambini viziati vi ha impediti di lasciare padre e madre, il vostro io egoistico desideroso di fagocitare l’altro per inglobarlo a sè vi ha impedito di essere una unità di amore rispettosa dell’alterità.

In una seconda fase gestante Dio ci plasma un cuore ascoltante la sua Parola che dà le energie per lasciare padre e madre e divenire adulti responsabili della propria vita di coppia che dà energie per unire le proprie diverse esistenze per realizzare l’unità di amore: essere una carne sola, essere un cuor solo e un’anima sola.

Dopo il Sinodo sulla famiglia inizierà un anno giubilare della Misericordia di Dio: un anno da passare nell’utero di Dio per farci plasmare una coppia che abbia cuori nuovi come il Suo. Questo augurio diventi preghiera.

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