sabato 2 maggio 2015




3 maggio 2015

Il Vangelo di Giovanni di questa domenica con la preghiera di Cristo affida il nostro amore di sposi a quello del Padre 




Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv. 17,1-11)

 
Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.



Conoscere è fare esperienza dell’altro e si fa esperienza dell’altro solo se lo si ama e se ci ama. L’altro è presenza significativa (gloria = peso, presenza) nella nostra vita e noi nella sua.
Il Padre è presenza significativa nella vita di Gesù, suo Figlio e Gesù è presenza significativa nella vita di Dio-Padre perchè sono Amore, sono esperienza di Amore vicendevole.
Gesù ha ricevuto questa missione dal Padre: far fare esperienza del suo amore paterno a noi uomini, suoi figli. Gesù ci ha fatto fare questa esperienza dell’amore del Padre nel suo amore fraterno per noi.
L’esperienza di amore, Gesù, l’ha testimoniata dando la vita per amore nostro, morendo in croce. La croce è la sua gloria, è la sua presenza di amore e compimento della missione affidatagli da Dio-Padre ed è esperienza per noi che ci sentiamo amati.
Noi coppia di sposi viviamo la conoscenza reciproca come esperienza di amore vicendevole: siamo presenti l’uno all’altra. Presenza significativa che ha un peso di amore in ogni pensiero in ogni parola, in ogni scelta da fare, in ogni palpito di cuore.
La Parola di Dio ascoltata ci ricorda che il fondamento di questa nostra conoscenza di amore reciproco ha il fondamento nell’esperienza-conoscenza-amore di Gesù e del Padre per noi coppia di sposi.  La nostra missione è manifestare questo amore perchè i figli ne facciano esperienza sentendosi amati;  perchè la comunità cristiana ne faccia esperienza nella nostra presenza attiva nella vita della comunità. In questa missione siamo sostenuti dalla Parola di Dio e dal pane eucaristico che custodiamo nei nostri cuori di sposi. Siamo sostenuti dalla preghiera che Gesù ha rivolto al Padre perché Egli ci custodisca nell’amore sponsale per essere una sola cosa come Gesù e il Padre sono.