sabato 9 maggio 2015


10 maggio 2015
La nostra testimonianza di coppia cristiana trova forza, coraggio e vigore quotidiano nelle parole di Gesù


Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv. 15,26-16,4)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato".

Al Signore che ci parla con il brano evangelico di Giovanni possiamo risponderGli come coppia di sposi così: 

Signore Gesù, mandaci dal Padre tuo e nostro lo Spirito Santo perché ci sia accanto quale difensore (paraclito) del nostro amore sponsale.

Signore Gesù, il tuo Spirito sia l’avvocato (paraclito) che ci assicuri della verità del tuo amore di sposo perché l’autenticità del nostro amore di sposi abbia sempre in te l’in-principio di amore che lo fa esistere.

Signore Gesù, il tuo Spirito sia il testimone che confermi ogni domenica nella celebrazione eucaristica il nostro amore sponsale nell’ascolto della tua Parola che sola infiamma i cuori perché ardano di amore.

Signore Gesù, il tuo Spirito sia il consolatore (paraclito) che ci sostenga con il  cibo di vita eterna, che sei Tu, pane del cammino, per avere le forze necessarie per non inciampare (scandalizzarci) nelle menzogne seduttrici delle idolatrie mondane.

Signore Gesù, il tuo Spirito ci ricordi che l’idolo del carrierismo uccide l’amore di coppia e di famiglia perché lo sacrifica sull’altare del successo dell’Ego, sottraendo il tempo all’amore con la menzogna del lavoro richiestoci.

Signore Gesù, il tuo Spirito ci ricordi che l’idolo della ricchezza ci induce a privilegiare l’avere sempre più cose trascurando l’affetto l’uno per l’altra, insostituibile ricchezza da custodire nei cuori.

Signore Gesù, il tuo Spirito ci ricordi che l’anelito alla libertà personale facilmente si trasforma in idolo quando rivendica il diritto di disporre dell’altro/a a proprio piacere e consumo e nega la gioia della reciprocità nella relazione di coppia fatta di gratuità, di servizio e di dono di sé.

Signore Gesù, grazie perché ci mandi dal Padre lo Spirito Santo. Amen